Nuova legge sulla cittadinanza italiana: il Tribunale di Torino solleva questione di costituzionalità
- stefanonitoglia
- 27 giu
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Il Tribunale di Torino, nella persona del giudice Fabrizio Alessandria, con decisione del 25 giugno 2025, ha accolto il ricorso che chiedeva al giudice di sollevare questione di legittimità costituzionale della nuova legge sulla cittadinanza italiana n. 74/2025, trasmettendo gli atti alla Corte Costituzionale. Ne ha dato notizia il bloghttps://italianismo.com.br/it/
Il ricorso è stato presentato dagli avvocati dell’AGIS (Associazione dei Giusti Iure Sanguinis) insieme al AUCI (Avvocati Uniti per la Cittadinanza Italiana).
La questione sollevata dalle parti riguarda la costituzionalità della nuova legge 74/2025, che ha introdotto l’articolo 3-bis nella legge 91/1992, limitando il riconoscimento cittadinanza italiana per discendenza a coloro che non hanno presentato domanda entro il 27 marzo 2025.
I ricorrenti hanno sostenuto che la nuova norma ha effetto retroattivo e costituisce una "revoca implicita della cittadinanza", in quanto colpisce soggetti che già godevano di diritti acquisiti. Hanno inoltre sostenuto che la disposizione viola i principi costituzionali di uguaglianza, certezza del diritto e tutela dei diritti acquisiti, previsti dagli articoli 2, 3 e 117 della Costituzione italiana. Gli avvocati hanno inoltre evidenziato l'incompatibilità della norma con i trattati internazionali sottoscritti dall'Italia, quali: – Articolo 9 del Trattato sull’Unione Europea; – Articolo 20 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea; – Articolo 15 della Dichiarazione universale dei diritti umani; – Articolo 3 del Quarto Protocollo alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo
Esaminate tali motivazioni, il giudice ha dichiarato che "la questione di legittimità costituzionale dell'articolo 3-bis della legge n. 91/1992 non è manifestamente infondata" quando applicata ai nati all'estero prima dell'entrata in vigore della nuova norma. Ha pertanto disposto la sospensione del procedimento e il rinvio della causa alla Corte Costituzionale, che si pronuncerà sulla legittimità della norma.
Sul tema si era già data notizia che gli avvocati Stefano Nitoglia e Mariam de Cassia Darghan, del Foro di Roma, il 4 giugno scorso avevano chiesto al Tribunale di Catanzaro di sollevare eccezione di incostituzionalità nei confronti citata legge 74/2025, sulla quale richiesta, allo stato, non si hanno ancora notizie.
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