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Cittadinanza Italiana Per Via Materna e Paterna

In collaborazione con l'organizzazione brasiliana Gatto Cidadania, l’Avv. Stefano Nitoglia cura, adesso, anche le pratiche giudiziali di riconoscimento della cittadinanza italiana sia per via materna che per via paterna.

La legge n. 555 del 1912 sulla cittadinanza italiana, permetteva di trasmettere la cittadinanza soltanto per via paterna e non per via materna.

È intervenuta, però, la Corte Costituzionale, che con sentenza n. 30 del 1983 ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 delle detta legge n. 555 del 1912 nella parte in cui non prevedeva che fosse cittadino per nascita anche il figlio naturale di madre cittadina.

Inoltre, la Corte di Cassazione, con pronuncia a Sezioni Unite n. 4466 del 25 febbraio 2009, ha riconosciuto che, anche per le situazioni preesistenti all’entrata in vigore della Costituzione, deve ritenersi che il diritto di cittadinanza sia uno status permanente ed imprescrittibile, giustiziabile in ogni tempo se la sua illegittima privazione perdura anche dopo l’entrata in vigore della Costituzione a causa di una norma discriminatoria dichiarata incostituzionale.

Pertanto, se un cittadino straniero discende per via materna da una cittadina italiana e vuole acquistare la cittadinanza italiana, deve citare in giudizio il Ministero dell’Interno in persona del Ministro pro tempore innanzi il Tribunale Civile di Roma, il quale, con sentenza dichiarerà il ricorrente cittadino italiano, ordinando, di conseguenza, all’ufficiale di stato civile del Comune dal quale proveniva l’antenato di procedere all’annotazione sui relativi registri.

È nata, così, su progetto dell’avvocata di San Paolo del Brasile Mariam Darghan e di suo figlio Gabriel Felisoni , titolari dell’organizzazione Gatto Cidadania, questa nuova attività giudiziaria dell’Avvocato Nitoglia, in collaborazione con la Gatto Cidadania.

Da qualche tempo, a causa dell’enorme ritardo in cui i Consolati italiani in Brasile esaminano le richieste di cittadinanza in via paterna (ritardi che arrivano anche a 12 anni dalla presentazione della domanda) si è aperta la possibilità di agire per via giudiziale anche su tale fronte e lo Studio Nitoglia, sempre in collaborazione con l’organizzazione brasiliana Gatto Cidadania, ha già presentato diversi ricorsi in tal senso al Tribunale di Roma. 

In pratica, il Tribunale di Roma, preso atto della condizione di sostanziale paralisi in cui versano gli uffici consolari competenti, su ricorso degli interessati emana delle sentenze che tengono luogo dei provvedimenti amministrativi, riconoscendo ai ricorrenti la qualità di cittadini italiani dalla nascita e ordinando al Ministero dell’Interno e, per esso, all’ufficiale dello stato civile competente, di procedere alla relativa iscrizione, trascrizione e annotazione di legge, nei registri dello stato civile.

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