Le ultime sentenze in tema di vittime di reati intenzionali violenti

In tema di indennizzo alle vittime di reati violenti ed intenzionali secondo la direttiva 2004/80/CE, si segnalano due sentenze, entrambe emesse il 18 aprile 2017, una dal Tribunale di Torino, quarta sezione civile, l’altra dalla Corte d’Appello di Milano, prima sezione civile.
Secondo il Tribunale di Torino, gli Stati membri dell'Unione Europea devono garantire un adeguato ed equo indennizzo alle vittime di reati violenti ed intenzionali commessi sul territorio dello Stato quando il responsabile è sconosciuto o insolvente. L'indennizzo a carico dello Stato è dunque cogente solo in presenza del presupposto dell'impossibilità di esercitare la pretesa nei confronti del responsabile in quanto incapiente o non identificato e previa la preventiva infruttuosa escussione del responsabile.
Per la Corte d’Appello di Milano, la direttiva 2004/80/CE stabilisce un sistema di cooperazione volto a facilitare alle vittime di reato l'accesso all'indennizzo nelle situazioni transfrontaliere e dall'esame integrale delle norme contenute nella direttiva emerge l'innegabile intenzione del Legislatore Europeo di imporre agli Stati membri la creazione di un sistema di indennizzo nazionale che garantisca tutti i cittadini Europei vittime di reati intenzionali violenti e, quindi, in seconda battuta, di armonizzarlo attraverso un sistema di cooperazione transfrontaliero.